Banco di Napoli
Notizie storiche e architettoniche
La nuova sede del Banco di Napoli realizzata rifacendo parte di palazzo San Giacomo (l’ex palazzo dei Ministeri borbonici) fu inaugurata nel 1939, quattrocentesimo anniversario della fondazione della banca, che come Monte di Pietà esisteva dal 1539, su progetto di Marcello Piacentini architetto di spicco del regime.
L’architettura del fabbricato fu criticata in quanto tipologicamente estranea al contesto in cui si doveva inserire e anche per l’arretramento rispetto all’allineamento generale dei palazzi sulla strada. Inoltre il rifacimento del fabbricato con l’esigenza di separare nettamente la banca dal Municipio comportò anche la chiusura della galleria urbana che attraversava l’ex palazzo dei Ministeri collegando direttamente piazza Municipio con Toledo.
La facciata su via Toledo è organizzata su un sistema centrale, leggermente aggettante su una breve gradinata, costituito da un portico a cinque luci. Le parti laterali del basamento hanno un doppio ordine di finestre rettangolari nella parte inferiore e quadrate in quella superiore. Sopra il basamento la parte centrale è caratterizzata da sei colonne che raggiungono la fascia dell’architrave mentre ai lati vi è un doppio ordine di cinque aperture ad arco racchiuse in fasce o lesene verticali e ai due lati di questi gruppi di arcate vi sono quattro finestroni rettangolari, sormontati da bassorilievi e simmetricamente disposti sulla facciata.
La nuova sede del Banco di Napoli realizzata rifacendo parte di palazzo San Giacomo (l’ex palazzo dei Ministeri borbonici) fu inaugurata nel 1939, quattrocentesimo anniversario della fondazione della banca, che come Monte di Pietà esisteva dal 1539, su progetto di Marcello Piacentini architetto di spicco del regime.
L’architettura del fabbricato fu criticata in quanto tipologicamente estranea al contesto in cui si doveva inserire e anche per l’arretramento rispetto all’allineamento generale dei palazzi sulla strada. Inoltre il rifacimento del fabbricato con l’esigenza di separare nettamente la banca dal Municipio comportò anche la chiusura della galleria urbana che attraversava l’ex palazzo dei Ministeri collegando direttamente piazza Municipio con Toledo.
La facciata su via Toledo è organizzata su un sistema centrale, leggermente aggettante su una breve gradinata, costituito da un portico a cinque luci. Le parti laterali del basamento hanno un doppio ordine di finestre rettangolari nella parte inferiore e quadrate in quella superiore. Sopra il basamento la parte centrale è caratterizzata da sei colonne che raggiungono la fascia dell’architrave mentre ai lati vi è un doppio ordine di cinque aperture ad arco racchiuse in fasce o lesene verticali e ai due lati di questi gruppi di arcate vi sono quattro finestroni rettangolari, sormontati da bassorilievi e simmetricamente disposti sulla facciata.
Da Napoli Atlante della città storica – Italo Ferraro ed. OIKOS, da I palazzi di Napoli – Aurelio De Rose ed. Newton & Compton