palazzo ex Nunziatura Apostolica
Notizie storiche e architettoniche
Dall’iscrizione marmorea sulla facciata si apprende che il palazzo venne realizzato attraverso ristrutturazione e ampliamento della fabbrica esistente nel 1585 da Giulio Rossino arcivescovo di Amalfi su input del papa Sisto V.
A seguito di ingenti danni riportati nella famosa alluvione del 1656 il palazzo venne abbandonato.
Dall’iscrizione marmorea sulla facciata si apprende che il palazzo venne realizzato attraverso ristrutturazione e ampliamento della fabbrica esistente nel 1585 da Giulio Rossino arcivescovo di Amalfi su input del papa Sisto V.
A seguito di ingenti danni riportati nella famosa alluvione del 1656 il palazzo venne abbandonato.
Un’altra epigrafe nell’atrio attesta che il palazzo venne poi restaurato dal nunzio Bernardo Rocco nel 1667 sotto il papa Alessandro VII affidando la decorazione della facciata a Bonaventura Presti : vedi incisione del Petrini del 1718 appresso riportata.
L’ultimo rifacimento risale al 1826 da parte di Vincenzo Lenci che cancellò la decorazione del Presti.
Il palazzo fu prima del 1927 destinato ad albergo, poi ospitò un cinema, la Sala Roma, e infine il piano terra fu occupato da un banca, attualmente la Banca di Roma.
Da Napoli Atlante della città storica – Italo Ferraro ed. OIKOS, da I palazzi di Napoli – Aurelio De Rose ed. Newton & Compton)