palazzo Grottolella 18 D
Caratteristiche storiche e artistiche
Il palazzo risale al ‘500 e in quanto tale compare sulla mappa Lafréry (1566), sulla veduta Baratta (1629) e sulla pianta Carafa (1775). A partire dal ‘600 fu la residenza del duca di Grottolella e successivamente il primo piano e il piano ammezzato furono ceduti per ospitare la sede delle Poste del Regno di Napoli. Nel 1805 le ex scuderie all’epoca adibite a magazzini delle Poste, furono cedute per ospitare il nuovo Teatro della Fenice, teatro che compare sulla pianta del Quartiere S. Ferdinando di metà ‘800, contrassegnato dalla lettera T.
Il palazzo e l’annesso ormai ex teatro nel dopoguerra vennero acquistati dal Credito Italiano che nella ristrutturazione rifece completamente la facciata. (da Italo Ferraro I Quartieri Spagnoli e il Rione Carità ed. Oikos)
Il palazzo risale al ‘500 e in quanto tale compare sulla mappa Lafréry (1566), sulla veduta Baratta (1629) e sulla pianta Carafa (1775). A partire dal ‘600 fu la residenza del duca di Grottolella e successivamente il primo piano e il piano ammezzato furono ceduti per ospitare la sede delle Poste del Regno di Napoli. Nel 1805 le ex scuderie all’epoca adibite a magazzini delle Poste, furono cedute per ospitare il nuovo Teatro della Fenice, teatro che compare sulla pianta del Quartiere S. Ferdinando di metà ‘800, contrassegnato dalla lettera T.
Il palazzo e l’annesso ormai ex teatro nel dopoguerra vennero acquistati dal Credito Italiano che nella ristrutturazione rifece completamente la facciata. (da Italo Ferraro I Quartieri Spagnoli e il Rione Carità ed. Oikos)