palazzo dell’Imperatore, via Tribunali
Epoca di costruzione: 1295
Committente: Filippo d’Angiò, fratello di Roberto d’Angiò
Nome: Filippo era detto l’Imperatore per aver sposato Caterina II di Valois, nipote di Baldovino II, l’ultimo Imperatore latino di Costantinopoli
Epoca di ristrutturazione: Seicento
Committente: Principe Cicinelli di Cursi (suo lo stemma coll’anatra nel cortile)
Dati storici e architettonici:
Il palazzo fu realizzato unificando due palazzi preesistenti appartenuti a Tommaso de Porta e al Cancelliere del Regno Ade de Dussiaco e donati dal re Carlo II al figlio Filippo.
Presenta quattro archi alla strada di cui uno ogivale e in corrispondenza dell’arcata centrale vi è all’interno del portico il portale d’ingresso sempre di forma ogivale con lo stemma angioino in chiave. Il palazzo fu sopraelevato e ristrutturato nel Seicento in stile barocco dai Cicinelli, con appesantimenti della struttura che poi comportarono la realizzazione di contrarchi di sostegno del porticato.
Nel Quattrocento sotto la dinastia aragonese il palazzo fu sede dell’Accademia fondata da Antonio Beccadelli il Panormita, Accademia inizialmente denominata Porticus Antonianus e che poi diventerà l’Accademia Pontaniana quando il Pontano succederà al Beccadelli.
Proprietà attuale: condominio
Da Aurelio De Rosa I palazzi di Napoli Roma 2001 e da Italo Ferraro Napoli Atlante della città storica – Centro antico Napoli 2006.