Cenni Storici
Secondo Giuseppe Ceci (Napoli Nobilissima) il marchese di Trevico, proprietario della grande villa ex Carafa a Pizzofalcone, nel 1579 per facilitare la discesa al mare fece costruire dall’architetto Benvenuto Tortelli da Brescia la strada che scende a Santa Lucia: le Rampe Pizzofalcone
La strada, che compare per la prima volta sulla veduta Bulifon del 1685, rimase incompiuta per secoli ma ciò nonostante veniva utilizzata dai soldati della guarnigione di Pizzofalcone per esigenze militari o semplicemente per andare al mare: solo nel 1791 venne completata.
Essa compare quindi sulla carta Carafa del 1775 e sulla pianta Schiavoni del 1885.
Nel 1914 l’architetto scozzese Lamont Young, autore del famoso Castello Aselmayer e di altre realizzazioni al Parco Grifeo, associato al banchiere Astarita, fondò la SEMEN (Società Edilizia Monte Echia Napoli) e avendo acquisito le aree necessarie presentò al Comune un megaprogetto per un complesso edilizio, comprendente uffici e un albergo, che doveva sorgere sulla sommità e lungo il costone tufaceo del Monte Echia; il progetto prevedeva anche un ascensore per il collegamento diretto con Santa Lucia.
Tale progetto venne respinto e i due soci si limitarono a realizzare nel 1920 le rispettive ville, sempre in loco, sui giardini retrostanti il palazzo ex Barbaia.
La villa Astarita venne distrutta da un bombardamento nel 1943.
La villa di Lamont Young era Villa Ebe dal nome della moglie dell’architetto.
Per ironia della sorte il progetto dell’ascensore è stato ripreso quasi un secolo dopo senza peraltro mai vedere la fine e i lavori sono tuttora in corso o sospesi (non è dato sapere).
Dal 1992 le rampe Pizzofalcone sono state intitolate a Lamont Young. (da Pizzofalcone e le Mortelle di Italo ferraro ed.OIKOS e da Le ville di Napoli di Y.Carbonaro e L.Cosenza ed . Newton & Compton)
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