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via Girolamo Santacroce

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via Girolamo Santacroce
40.849771, 14.238560

via Girolamo Santacroce

Notizie storiche

L’area compresa tra l’Infrascata e San Martino era nel Settecento una zona di campagna in pendio con pochi insediamenti radi a carattere di masserie o di dimore di villeggiatura ed era servita dal solo percorso dei Cacciottoli percorribile a piedi.
Questo carattere è riscontrabile dalla carta Carafa del 1775 dove l’area viene definita come “falda di san Martino”.

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Con la carta Schiavoni del 1880 non ci sono cambiamenti sostanziali salvo il fatto che i radi insediamenti e i loro precari collegamenti viari sono meglio identificati e i nomi delle principali costruzioni sono leggibili.

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Verso la fine degli anni Venti del Novecento si pose il problema di realizzare un altro collegamento stradale col nuovo quartiere del Vomero che al tempo stesso consentisse di urbanizzare la “falda di San Martino”.
Tra il 1925 e il 1930 venne realizzata via Girolamo Santacroce ad opera del Commissariato Straordinario di Governo nell’ambito del programma di sistemazione delle pendici del Vomero e dell’Arenella in cui venne realizzata anche via Battistello Caracciolo.
Tale realizzazione comportò anche la costruzione di un ponte in c.a. ad arco ribassato per scavalcare il vallone dei Cacciottoli, percorso questo che con la realizzazione della strada perse completamente la sua funzione.
La nuova urbanizzazione della zona seguì il criterio di rispettare e conservare le costruzioni di pregio preesistenti che costituivano la memoria storica dell’area a cui conferivano anche un certo prestigio; molte aree verdi e di pertinenza delle ville originarie vennero però lottizzate e edificate.
Le nuove costruzioni a partire dagli anni Trenta cercarono in un primo periodo di rifarsi ai modelli preesistenti raggiungendo un certo grado di decoro architettonico: un esempio di questa tipologia è l’edificio cosiddetto “Ama la tua casa”.
Questa caratteristica però si perse nel secondo Dopoguerra quando la zona è stata interessata da una edilizia intensiva e anonima.
La cifra che però si è conservata come patrimonio comune ai vecchi e ai nuovi insediamenti è il panorama sul golfo che la configurazione a tornanti della strada ha rispettato.

 

via Girolamo Santacroce

  • palazzina De Luca 13
  • palazzo Ama la tua casa 60
  • villa De Majo
  • villino Sacconi 66

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