Si trova sulla antica linea di costa che faceva seguito verso ovest alla linea della spiaggia di Chiaia. Il nome deriverebbe dalla parola latina mergum che significa smergo (un uccello acquatico), o secondo altri deriverebbe dalla antica fonte Mergoglino sita in piazzetta del Leone; secondo una più recente interpretazione formulata da Renato De Falco deriverebbe da mare hyalinum (da hyalum vetro) o mare ialinum (lat.medioevale) che significa mare vitreo, cristallino, quindi mare trasparente.
Mergellina era quindi una spiaggia e un borgo di pescatori, che si formò, o per lo meno, si consolidò attorno alla chiesa-convento fondata da Iacopo Sannazaro nel 1524 e tuttora esistente come Santa Maria del parto, che ospita tra l’altro la tomba del citato poeta.
Le mappe d’epoca (vedi galleria immagini) riportano il borgo di Mergellina che poi divenne verso la fine del Settecento un luogo di delizie della nobiltà: la mappa del Bulifon del 1685, la mappa del Petrini del 1698, la mappa del Duca di Noja del 1775 che documenta l’avanzamento per colmata della linea di costa dove furono realizzate una serie di residenze nobiliari di svago denominate casini di delizie, la carta dell’Ufficio Topografico della Guerra del 1830, la mappa di lottizzazione della colmata di via Caracciolo, la carta Schiavoni del 1880.
Sempre del 1685 si riporta anche una incisione del Pesche che rappresenta tutta l’area circostante la Chiesa di S.Maria del Parto gremita di spettatori per uno spettacolo di Teatro Marittimo, molto frequente all’epoca.
Con la colmata che portò alla realizzazione di via Caracciolo nel 1872 e con la colmata definitiva degli anni ’30 via Mergellina diventa una strada interna perché affiancata nel primo tratto (ora denominato via Giordano Bruno) da viale Gramsci e nel secondo tratto da via Caracciolo (vedi anche mappa attuale).
Una stampa del D’Ambra (1885), riportata nelle immagini, documenta l’epoca in cui l’attuale via Giordano Bruno allo sbocco delle rampe di S.Antonio era direttamente sul mare.
Mergellina era quindi una spiaggia e un borgo di pescatori, che si formò, o per lo meno, si consolidò attorno alla chiesa-convento fondata da Iacopo Sannazaro nel 1524 e tuttora esistente come Santa Maria del parto, che ospita tra l’altro la tomba del citato poeta.
Le mappe d’epoca (vedi galleria immagini) riportano il borgo di Mergellina che poi divenne verso la fine del Settecento un luogo di delizie della nobiltà: la mappa del Bulifon del 1685, la mappa del Petrini del 1698, la mappa del Duca di Noja del 1775 che documenta l’avanzamento per colmata della linea di costa dove furono realizzate una serie di residenze nobiliari di svago denominate casini di delizie, la carta dell’Ufficio Topografico della Guerra del 1830, la mappa di lottizzazione della colmata di via Caracciolo, la carta Schiavoni del 1880.
Sempre del 1685 si riporta anche una incisione del Pesche che rappresenta tutta l’area circostante la Chiesa di S.Maria del Parto gremita di spettatori per uno spettacolo di Teatro Marittimo, molto frequente all’epoca.
Con la colmata che portò alla realizzazione di via Caracciolo nel 1872 e con la colmata definitiva degli anni ’30 via Mergellina diventa una strada interna perché affiancata nel primo tratto (ora denominato via Giordano Bruno) da viale Gramsci e nel secondo tratto da via Caracciolo (vedi anche mappa attuale).
Una stampa del D’Ambra (1885), riportata nelle immagini, documenta l’epoca in cui l’attuale via Giordano Bruno allo sbocco delle rampe di S.Antonio era direttamente sul mare.