villino Paradisiello 36
Caratteristiche architettoniche e artistiche
Costruito da Gaetano Licata nel 1909 per il costruttore Ricciardi costituisce un significativo episodio del liberty cittadino del quale ripropone l’ambivalenza. Infatti per un verso il trattamento degli esterni manifesta raffinate citazioni della locale tradizione barocca con specchiature in mattoni rossi racchiuse da lesene in stucco grigio (che richiama il tradizionale piperno), sia nell’articolato disegno delle cornici dei vuoti; peraltro il tenore generale dell’apparato ornamentale rimanda all’Art Nouveau europea con richiami al vitalismo della natura particolarmente evidenti sia nei ferri battuti che negli stucchi. (NG scheda di Fabio Mangone e “Il floreale a napoli” di Renato de Fusco). Il”vitalismo” della natura è d’altronde ben evidenziato dalla vegetazione lussureggiante di palme e banani che circonda e un po’ anche nasconde alla vista il prospetto alla strada.
Costruito da Gaetano Licata nel 1909 per il costruttore Ricciardi costituisce un significativo episodio del liberty cittadino del quale ripropone l’ambivalenza. Infatti per un verso il trattamento degli esterni manifesta raffinate citazioni della locale tradizione barocca con specchiature in mattoni rossi racchiuse da lesene in stucco grigio (che richiama il tradizionale piperno), sia nell’articolato disegno delle cornici dei vuoti; peraltro il tenore generale dell’apparato ornamentale rimanda all’Art Nouveau europea con richiami al vitalismo della natura particolarmente evidenti sia nei ferri battuti che negli stucchi. (NG scheda di Fabio Mangone e “Il floreale a napoli” di Renato de Fusco). Il”vitalismo” della natura è d’altronde ben evidenziato dalla vegetazione lussureggiante di palme e banani che circonda e un po’ anche nasconde alla vista il prospetto alla strada.