Dopo i moti del 1848 e la restaurazione sul trono Ferdinando I cambiò la denominazione dell’attuale piazza dei Martiri da Largo di S. Maria a Cappella Nuova in Largo della Pace per sancire la riconciliazione della monarchia con il popolo napoletano dopo i sanguinosi moti del 1848: nella stessa risistemazione della zona fu aperta dall’architetto Errico Alvino nel 1853 una nuova strada che collegava la piazza con via Chiatamone e tale strada fu chiamata anch’essa via Pace. Tale strada doveva svolgere la funzione di raccordare la zona di Chiaia con il costruendo Tunnel Borbonico: galleria ideata come via di fuga dei reali e come mezzo rapido per far affluire in centro truppe dalle grandi caserme della Vittoria e della Cavallerizza.
La strada che non compariva nelle piante precedenti appare per la prima volta come via Pace nella pianta della città redatta dal Municipio tra il 1863 e il 1870 foglio 22 (vedi galleria immagini).
La strada che non compariva nelle piante precedenti appare per la prima volta come via Pace nella pianta della città redatta dal Municipio tra il 1863 e il 1870 foglio 22 (vedi galleria immagini).