palazzo Mastellone 6
Notizie storiche e architettoniche
Anno di ristrutturazione 1732-38. Progettista Nicolò Tagliacozzi Canale.
Il Marchese Emanuele Mastellone fu ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica Napoletana del 1799. Al primo piano matto abitò in fitto Luisa Sanfelice patriota napoletana che qui fu arrestata per poi salire al patibolo.
Il Tagliacozzi Canale era famoso per i suoi apparati da festa e fu l’inventore col Sanfelice delle scale aperte.
Dal vestibolo d’ingresso, con volta a vela e due unghie laterali, (dove sono ancora riconoscibili i rosoni con anelli per legare i cavalli) si accede al cortile quadrato fiancheggiato da stretti vestiboli laterali a volta. In fondo al cortile c’è uno dei pochi esempi napoletani di scala ellittica che si diparte con due rampe simmetriche da un basamento rialzato in piperno. L’effetto scenografico della scala è determinato da un arco centrale di fondale e due laterali sotto cui passano le rampe e la volta a spicchi, che racchiudono lo spazio sostenendo il ballatoio superiore. (da I palazzi di Napoli di S. Attanasio ed. ESI)
Anno di ristrutturazione 1732-38. Progettista Nicolò Tagliacozzi Canale.
Il Marchese Emanuele Mastellone fu ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica Napoletana del 1799. Al primo piano matto abitò in fitto Luisa Sanfelice patriota napoletana che qui fu arrestata per poi salire al patibolo.
Il Tagliacozzi Canale era famoso per i suoi apparati da festa e fu l’inventore col Sanfelice delle scale aperte.
Dal vestibolo d’ingresso, con volta a vela e due unghie laterali, (dove sono ancora riconoscibili i rosoni con anelli per legare i cavalli) si accede al cortile quadrato fiancheggiato da stretti vestiboli laterali a volta. In fondo al cortile c’è uno dei pochi esempi napoletani di scala ellittica che si diparte con due rampe simmetriche da un basamento rialzato in piperno. L’effetto scenografico della scala è determinato da un arco centrale di fondale e due laterali sotto cui passano le rampe e la volta a spicchi, che racchiudono lo spazio sostenendo il ballatoio superiore. (da I palazzi di Napoli di S. Attanasio ed. ESI)