via Medina
Notizie storiche
Nasce esternamente alle mura e e prospiciente il Castel Nuovo, come slargo sistemato da Carlo I e poi da Carlo II d’Angiò tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300 e viene denominato largo delle Corregge, perché vi si svolgevano tornei e giostre a cavallo.
La chiesa dell’ Incoronata fondata nel 1352 testimonia l’originaria quota stradale che era molto più bassa di quella attuale e coincidente con quella attuale di Rua Catalana. La spiegazione sta nel deposito di materiale di scavo proveniente dal secondo fossato del Castel Nuovo all’epoca degli interventi del viceré don Pedro di Toledo: questo rialzo generale era anche finalizzato a sollevare la strada per raccordarla più facilmente con via Toledo.
La veduta Lafréry (1566) col numero di indice 68 le assegna il nome di Strada dell’Incoronata e tale nome è presente anche sulla veduta di Francisco Cassiano da Silva del 1680.
A proposito del nome l’Indice Carletti della carta Carafa, nel confermare il nome storico di strada delle Corregge, cita il nome precedente Rivera per via degli interventi operati dal viceré omonimo nel 1559 e “strada del Castello” all’epoca dell’Indice stesso.
Infatti il viceré de Rivera voleva realizzare un grande asse di collegamento della zona portuale e commerciale con via Toledo allargando le vie Medina e via Monteoliveto. Questo piano si realizzò a metà perché via Medina scontava la strozzatura dovuta alla presenza del Sedile di Porto che era stato nel frattempo spostato all’incrocio con l’attuale via Sanfelice.
Il nome di Medina è invece dovuto la duca Medina de las Torres, viceré dal 1637 al 1644.
Si riportano in galleria immagini anche stralci delle seguenti carte: Baratta 1629, Petrini 1718-1748, Carafa 1775, Rizzi Zannoni 1790 che rappresenta anche il Sedile di Porto, Marchese 1804-1813, in cui il tratto in corrispondenza del Sedile di Porto viene denominato “strada San Giuseppe”, Ufficio Topografico della Guerra 1830, Schiavoni 1880.
La strada oltre alle chiese tuttora esistenti di San Diego, detta dell’Ospedaletto, di San Giorgio dei Genovesi e della Pietà dei Turchini con annesso Conservatorio musicale, ospitò anche vari teatri: il Teatro della Commedia presso la chiesa del’Incoronata e quello di San Bartolomeo dal lato opposto della strada.
Una veduta di Raffaele D’Ambra (1884) mostra anche la fontana Medina che vi fu collocata all’incrocio col largo del Castello,collocazione che dopo innumerevoli spostamenti ha avuto fino a pochi mesi fa. (da Rileggere Napoli nobilissima di Renato De Fusco Liguori Editore)
Nasce esternamente alle mura e e prospiciente il Castel Nuovo, come slargo sistemato da Carlo I e poi da Carlo II d’Angiò tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300 e viene denominato largo delle Corregge, perché vi si svolgevano tornei e giostre a cavallo.
La chiesa dell’ Incoronata fondata nel 1352 testimonia l’originaria quota stradale che era molto più bassa di quella attuale e coincidente con quella attuale di Rua Catalana. La spiegazione sta nel deposito di materiale di scavo proveniente dal secondo fossato del Castel Nuovo all’epoca degli interventi del viceré don Pedro di Toledo: questo rialzo generale era anche finalizzato a sollevare la strada per raccordarla più facilmente con via Toledo.
La veduta Lafréry (1566) col numero di indice 68 le assegna il nome di Strada dell’Incoronata e tale nome è presente anche sulla veduta di Francisco Cassiano da Silva del 1680.
A proposito del nome l’Indice Carletti della carta Carafa, nel confermare il nome storico di strada delle Corregge, cita il nome precedente Rivera per via degli interventi operati dal viceré omonimo nel 1559 e “strada del Castello” all’epoca dell’Indice stesso.
Infatti il viceré de Rivera voleva realizzare un grande asse di collegamento della zona portuale e commerciale con via Toledo allargando le vie Medina e via Monteoliveto. Questo piano si realizzò a metà perché via Medina scontava la strozzatura dovuta alla presenza del Sedile di Porto che era stato nel frattempo spostato all’incrocio con l’attuale via Sanfelice.
Il nome di Medina è invece dovuto la duca Medina de las Torres, viceré dal 1637 al 1644.
Si riportano in galleria immagini anche stralci delle seguenti carte: Baratta 1629, Petrini 1718-1748, Carafa 1775, Rizzi Zannoni 1790 che rappresenta anche il Sedile di Porto, Marchese 1804-1813, in cui il tratto in corrispondenza del Sedile di Porto viene denominato “strada San Giuseppe”, Ufficio Topografico della Guerra 1830, Schiavoni 1880.
La strada oltre alle chiese tuttora esistenti di San Diego, detta dell’Ospedaletto, di San Giorgio dei Genovesi e della Pietà dei Turchini con annesso Conservatorio musicale, ospitò anche vari teatri: il Teatro della Commedia presso la chiesa del’Incoronata e quello di San Bartolomeo dal lato opposto della strada.
Una veduta di Raffaele D’Ambra (1884) mostra anche la fontana Medina che vi fu collocata all’incrocio col largo del Castello,collocazione che dopo innumerevoli spostamenti ha avuto fino a pochi mesi fa. (da Rileggere Napoli nobilissima di Renato De Fusco Liguori Editore)