via Fuori porta san Gennaro
Notizie storiche
La via prende il nome dalla prospicientePorta san Gennaro che metteva in comunicazione la città murata con l’area cimiteriale e con la basilica e catacomba di san Gennaro.
Nella situazione attuale, con la larghezza di via Foria – piazza Cavour che separa la porta da questa via, il nome non appare giustificato ma bisogna tornare indietro nel tempo quando ancora esisteva un gruppo di isolati che occupava l’intera larghezza di via Foria tra la porta e il bastione delle mura vicereali dal lato sud e l’area dei Vergini dal lato nord. La situazione è evidenziata dallo stralcio allegato della veduta Baratta del 1627.
La via prende il nome dalla prospicientePorta san Gennaro che metteva in comunicazione la città murata con l’area cimiteriale e con la basilica e catacomba di san Gennaro.
Nella situazione attuale, con la larghezza di via Foria – piazza Cavour che separa la porta da questa via, il nome non appare giustificato ma bisogna tornare indietro nel tempo quando ancora esisteva un gruppo di isolati che occupava l’intera larghezza di via Foria tra la porta e il bastione delle mura vicereali dal lato sud e l’area dei Vergini dal lato nord. La situazione è evidenziata dallo stralcio allegato della veduta Baratta del 1627.
Ai primi dell’Ottocento sotto il regno di Murat si pose il problema urbanistico di liberare via Foria da questo gruppo di isolati che ne ostruivano il libero corso tra il centro storico e l’Albergo dei Poveri nonché verso l’itinerario di uscita dalla città. Pertanto si procedette alla demolizione di parte degli isolati in questione nonché del bastione contiguo alla porta stessa. L’intervento di allargamento è evidenziato in rosso nello stralcio appresso riportato della carta Carafa del 1775.
La nuova topografia con la sede ormai allargata è evidenziata nello stralcio allegato della carta dell’Ufficio Topografico della guerra del 1828.