Chiesa ed ex conservatorio di santa Maria della Misericordia, via Fuori porta san Gennaro
1533 – i Padri Teatini venuti a Napoli al seguito di san Gaetano Thiene fondano una congregazione di nobili intitolata a santa Maria della Misericordia in uno stabile loro concesso dal conte Antonio Caracciolo d’Oppido e i complateari cedettero loro una chiesa contigua.
1540 – il complesso viene lasciato dai Teatini che si trasferiscono presso gli Incurabili e la chiesa viene affidata a delle monache benedettine.
1585 – alcuni spazi di pertinenza della chiesa vengono ristrutturati e adibiti ad ospedale per gli infermi poveri, per i sacerdoti e per i pellegrini di passaggio. La chiesa viene ampliata.
1600 – la chiesa fu elevata a parrocchia dal cardinale Alfonso Gesualdo.
1616 – la chiesa è sepolta da una alluvione delle lave dei Vergini.
Nell’arco del Seicento la chiesa viene ricostruita dai confratelli esattamente al di sopra della chiesa sepolta.
Prima metà del Settecento – il complesso chiesa e oratorio viene rinnovato e decorato con l’intervento della bottega dei Vaccaro, di Ferdinando Sanfelice e di Bartolomeo Granucci.
1806 – la chiesa gravemente danneggiata dal terremoto di sant’Anna viene restaurata rispettando l’impianto seicentesco.
Recentemente la chiesa ipogea sgombrata dal materiale di risulta da cui era ostruita è stata resa agibile e utilizzata per installazioni di arte contemporanea.
Napoli Atlante della città storica – Stella, Vergini, Sanità di Italo Ferraro – Edizioni OIKOS Napoli 2007
Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante – Stamperia del Fibreno Napoli 1872
Notitie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli per i signori forastieri date dal canonico Carlo Celano napoletano, divise in dieci giornate. Napoli, 1692